Le guide turistiche di Macerata by Marche vi accompagneranno in visita guidata alla città di Macerata per ammirare i suoi bellissimi luoghi e monumenti.
Capoluogo dell’omonima provincia, la città di Macerata conserva un bellissimo centro storico cinto da mura di difesa. Soprannominata “l’Atene delle Marche”, Macerata è un centro di eccezionale interesse storico-artistico, ricco soprattutto di architetture rinascimentali e barocche. Sede di un antico Studium Legum, la città oggi vanta un’importante Università dove docenti di spicco ed illustri esponenti della cultura italiana hanno contribuito al suo prestigio.
Da visitare con guida turistica di Macerata:
Arena Sferisterio (ingresso a pagamento)
È il monumento più caratteristico e rappresentativo della città. Venne progettato dall’architetto Ireneo Aleandri e costruito tra il 1820 e il 1829 grazie al contributo di cento maceratesi benestanti, i Cento Consorti, con l’intento di donare alla città una nuova struttura per gli spettacoli pubblici, come ricorda la scritta sulla facciata; nasce come primo impianto sportivo della regione per il gioco del pallone col bracciale, molto in voga nella metà dell’Ottocento. Lo Sferisterio è una maestosa costruzione che si integra perfettamente nel tessuto urbano cittadino; dotato di un’acustica eccellente, oggi viene utilizzato come teatro per la prestigiosa stagione lirica estiva del Macerata Opera Festival e per concerti vari.
Duomo di San Giuliano
La Cattedrale è dedicata al protettore della città di Macerata (San Giuliano l’Ospitaliere), onorato anche a Parigi nella chiesa di Saint Julien Le Pauvre. La chiesa fu costruita nel XVIII secolo su progetto di Cosimo Morelli. Di rilievo la zona absidale esterna, in laterizio, per l’abile soluzione architettonica di adattamento alla pendenza del terreno. L’interno, in stile neocinquecentesco, è a croce latina a tre navate scandite da colonne binate con capitelli ionici. Ricca di opere d’arte, presenta un notevole trittico trecentesco del fabrianese Allegretto Nuzi.
Basilica della Madonna della Misericordia
Considerata la più piccola Basilica del mondo, il Santuario della Madonna della Misericordia ha origine da un’antica cappella eretta in un solo giorno, nell’agosto del 1447, come voto contro la peste. Su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli, la Basilica fu ricostruita nella prima metà del XVIII secolo e decorata da Francesco Mancini e Sebastiano Conca con storie della vita di Maria, in un misurato stile settecentesco. Il Vanvitelli compie qui la grande impresa di racchiudere in uno spazio ristretto un ambiente dalle splendide forme, ricco di luce, affreschi, marmi policromi e stucchi. Successivamente, venne aggiunto l’ambulacro affrescato nel 1921 dal celebre artista Biagio Biagetti con storie della vita di Maria e Gesù, con moderne intrusioni in stile liberty. Il Santuario contiene la venerata immagine rinascimentale della Madonna della Misericordia, da sempre considerata la protettrice della città.
Palazzo Buonaccorsi e Museo della Carrozza (ingresso a pagamento)
Nel cuore della città sorge il settecentesco Palazzo voluto dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino nel 1652 ed edificato dall’architetto Giovan Battista Contini. Proprietà del Comune dal 1967 e sede dell’Accademia di Belle Arti fino al 1997, il Palazzo Buonaccorsi ospita oggi nei suoi sontuosi saloni le raccolte comunali di arte antica e moderna. All’interno spicca lo scenografico Salone dell’Eneide, decorato da una serie di grandi dipinti dedicati al poema virgiliano (opera di maestranze napoletane, romane, venete e bolognesi) e da un ciclo di affreschi che ricoprono la volta del soffitto. La splendida decorazione è tra gli esempi più fastosi ed eccelsi del rococò. Nei suggestivi ambienti del piano terra è ospitato il Museo della Carrozza, che presenta una preziosa collezione di carrozze giunte al museo in seguito alla donazione dell’importante nucleo lasciato dal Conte Pieralberto Conti e, su suo esempio, da diverse famiglie facoltose del territorio. Da non perdere un insolito viaggio virtuale in carrozza negli antichi borghi della campagna maceratese.
Piazza della Libertà
Cuore della vita cittadina, è la piazza su cui si affacciano i palazzi più rappresentativi: l’ottocentesco Palazzo Municipale; l’elegante Loggia dei Mercanti, un’eccellente esempio di architettura rinascimentale collegata all’imponente Palazzo della Prefettura; la Torre Civica, l’adiacente Teatro storico Lauro Rossi e la sede dell’Università di Macerata, fondata nel 1540. La piazza, nonostante presenti edifici di epoche e stili differenti, mantiene comunque una sua armonia e omogeneità, grazie anche al ricco uso del laterizio dal caratteristico timbro cromatico rosso bruno.
Teatro storico “Lauro Rossi”
Progettato dal celebre architetto teatrale bolognese Antonio Galli (Antonio Bibiena), questo incantevole gioiello del barocco fu costruito tra il 1765 e il 1772 grazie al finanziamento di un gruppo di nobili maceratesi, in seguito riadattato dall’architetto Cosimo Morelli. Tra i primi esempi di teatro all’italiana, presenta una vasta ed elegante sala dalla caratteristica pianta “a campana”, con tre ordini di palchi e loggione. Dal 1884 è intitolato al musicistai.
Torre Civica o dell’Orologio (ingresso a pagamento)
La prima fase edilizia della Torre Civica o dell’Orologio risale al 1492 (su progetto di Matteo d’Ancona). I lavori continuarono poi nel corso del Cinquecento e vennero ultimati solo nel 1653 su progetto di Galasso Alghisi da Carpi. Alla base della Torre, si trovavano un tempo degli automi raffiguranti i Re Magi. Al batter dell’ora, il meccanismo ideato e realizzato dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia nel 1569, metteva in moto i Magi per l’adorazione del Gesù Bambino, collocato in una nicchia insieme alla Madonna. Gli automi, in legno policromo, sono ora conservati nella Pinacoteca. Oggi, dopo un accurato studio, l’antico orologio astronomico è stato ripristinato in tutto il suo splendore, con l’antico meccanismo e gli automi originali sostituiti da copie fedeli. Dai suoi 64 m di altezza si gode di un bel panorama che spazia dal mare ai monti Sibillini, attraversando le dolci colline del maceratese.
Palazzo Ricci
Palazzo Ricci è uno degli edifici più importanti della provincia di Macerata. Venne eretto nella seconda metà del Cinquecento, subendo dei rimaneggiamenti nel corso del Settecento. I suoi spazi decorati da mobili d’epoca, ospitano oggi il Museo Palazzo Ricci – Arte Italiana del Novecento, una prestigiosa raccolta di dipinti e opere realizzate dai più noti artisti italiani. La collezione presenta opere significative e rappresentative delle più importanti avanguardie, scuole e correnti del XX secolo, comprensiva delle più recenti tendenze; completano la visita guidata i meravigliosi sotterranei, aperti in occasione di mostre di alto livello culturale.
Chiesa di San Filippo
Capolavoro dell’arte barocca ad opera dell’architetto Giovan Battista Contini, discepolo di Bernini, la costruzione venne iniziata nel 1705, e conclusa nel 1730 dal suo allievo Sebastiano Cipriani. L’interno luminoso dalla pianta ellittica è caratterizzato da uno stupendo rivestimento di marmi policromi e stucchi che decorano anche gli altari, dominati da imponenti dipinti su tela ad opera di celebri artisti dell’epoca come Francesco Mancini e il romano Marco Benefial. Caratteristici i due campanili a bulbo che si ergono ai lati della facciata incompiuta.